Il verdetto ufficiale è stato decretato: il giovane Alex Pompa è stato assolto, dopo essere stato accusato di omicidio volontario nei confronti del padre.
Alex Pompa ha cercato di salvare sua mamma e suo fratello dalle violenze del padre, togliendogli la vita lo scorso anno. Dopo essere stato condannato per omicidio volontario, ieri è stato assolto con formula piena.
Alex, 19 anni, ha ucciso il padre con 34 coltellate per difendere la madre e il fratello dagli ennesimi atti di violenza, che l’uomo riservava spesso a tutta la sua famiglia.
La corte d’assise, presieduta dal giudice Alessandra Salvadori , ha dichiarato che “Il fatto non costituisce reato”, lasciando intendere che abbia prevalso la tesi della legittima difesa per Alex. Il ragazzo rischiava 14 anni di carcere, dopo che il 30 aprile 2020 ha messo fine all’incubo delle violenze quotidiane a cui assisteva da tutta la vita, colpendo a morte suo padre Giuseppe a Collegno (TO).
Il difensore dell’imputato, l’avvocato Claudio Strata, ha sempre sostenuto la tesi della legittima difesa e, oggi, si ritiene sosddisfatto del risultato, soprattutto perché la famiglia di Alex finalmente vede giustizia.
Le dichiarazioni di Alex e la famiglia
Subito dopo il processo, Alex Pompa è stato ovviamente assalito dai giornalisti, in cerca di una prima dichiarazione del ragazzo assolto.
Le uniche parole che è riuscito a dire Alex sono queste: “Non ho ancora avuto tempo per metabolizzare, è tutto così strano”
La mamma Maria, cassiera in un supermercato, e il fratello Loris erano al suo fianco, come sempre da quando è accaduta la tragedia. La donna ha detto: “Ce lo meritiamo sul serio. La prima cosa che faremo ora? Abbracciarci”.
Anche il fratello Loris, commosso, ha lasciato una dichiarazione: “Noi ci abbiamo sempre creduto, sappiamo quello che abbiamo vissuto, abbiamo visto l’inferno e la morte in faccia e quando diciamo che Alex ci ha salvato la vita è perché è così.”